Egon Zehnder, leader mondiale del recruiting manageriale, afferma che l’ambizione femminile, sul lavoro, subisce una battuta d’arresto con l’avanzare della carriera. Ma cosa spinge le donne a stringere i denti per arrivare in cima e poi, senza corda di protezione, fermarsi in alta quota, in uno stallo d’ossigeno, dove l’unica cosa che si sente sotto…
L’untore clicca nella rete
228 vittime al tempo dei social È questo il numero di donne e non solo che si pensa abbiano avuto dei rapporti sessuali non protetti con Claudio Pinti, trentaseienne di Ancona, consapevole di essere sieropositivo e arrestato perché denunciato dalla sua ex rimasta infetta. Al vaglio degli inquirenti le innumerevoli chat dello stesso, utilizzate per…
Basta aprire una finestra
Sono una ricercatrice indefessa di parole che non conosco. Quelle che a declinarle ci devi pensare su sei, sette secondi per riuscirci. Tutte le volte che me ne capita una alla mente me la guardo, analizzo, me la giro e volto, fino a spogliarla come farebbe un uomo con una donna prima di farci sesso….
Se bastasse una tisana
Esco di casa trafelata, nervosa, anzi per meglio dire “incazzata”. Ai contrattempi, però, dopo l’embolo iniziale, puoi solo fare un “pat pat” metaforico che fai da sola perché a te di stare stizzita proprio non piace. Decidi, per addolcire la metaforica pacca sulla spalla di indossare i pioggini, incappucciarti al meglio e 17:00 pausa cappuccino,…
Nanakorobi yaoki
C’è un detto giapponese che ho fatto mio da un po’ di tempo a questa parte: “Nanakorobi yaoki” letteralmente “Se cadi sette volte, rialzati otto”. Un continuare a lottare nonostante quel “qualsiasi cosa accada” può sembrare insormontabile. In un voler continuare a non mollare c’è dentro quel grandissimo significato che amo tanto ripetermi come un mantra,…
Se bastasse una parola
<< Le due parole che uno desidera di più sentirsi dire… “Ti amo?” assolutamente no. “È benigno”.>> Questo dialogo ricordo che mi si impresse la prima volta che guardai “Harry a pezzi” dove un Woody Allen nevrotico metteva in scena una delle sue personali spigolature. Le parole, anche per Freud, erano originariamente incantesimi. Con le…
La parola è una linguaccia
Ho sempre dato poca importanza alle dinamiche social ma da addetta ai lavori prima e da donna che ricerca sempre una verità intrinseca dopo, la psicologia arcaica che nascondono questi strumenti a me, sinceramente, sta affascinando per la deriva che stanno prendendo: il degrado verbale. Capita che tra i “contatti” ci sia quello con il…
Chissà se Kafka voleva cambiare il mondo?
Il mio desiderio più grande, fin da quando ero un cacio alto e poco più del soldo, fu quello di cambiare il mondo. “Che pretese, bambina” diceva la maestra, “ei fu” Elena, una donna brutta ed antipatica che di materno non aveva neanche la vecchiaia. Anziana. Era un’insegnante secca, verde in testa e con le…
Il volo della trapezista
Ho sempre tenuto al garbo. Quando mi accorgevo, da piccola, che qualcuno compiva gesti inappropriati, con nonchalance, rimettevo in silenzio le cose al loro posto per non creargli imbarazzo. Credo che sia questo l’aspetto umano di una mano amica. Non creare disagio quando nasce da solo, inconsapevolmente, figlio di una menomazione o di una distrazione,…